Apple dovrà rispondere sulle app che segnalano i posti di blocco
Apple dovrà rispondere sulle app che segnalano i posti di blocco
In questi giorni Google e Apple hanno dovuto presentarsi presso la Sottocommissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti per testimoniare su diversi argomenti che vanno dalla privacy degli utenti alla tecnologia in generale. Appe e Google hanno già testimoniato ieri per quanto riguarda il LocationGate, ma ora vi sono altre domande che dovranno rispondere.
Il senatore Statunitense Charles Schummer ha chiesto formalmente a Apple e Google come mai nei rispettivi App Store vengano accettate le applicazioni che eludono i posti di blocco della polizia affermando quanto segue:
Apple e Google non dovrebbero entrare nel business della vendita di applicazioni che aiutano il conducente ubriaco ad eludere la polizia e dovrebbero ammettere che si tratta di app terribili.
Dal canto loro i due colossi si difendono affermando che la giustificazione fornita dagli sviluppatori di queste App è quella di informare l’utente in quanto un utente informato sul fatto che in quella determinata zona vengono effettuati i controlli, sarà più propenso a rispettare la legge e a guidare con più prudenza. In sostanza sono delle applicazioni il cui scopo è quello di informare e non di eludere.
Se da un lato è vero che queste applicazioni potrebbero portare alcuni utenti ad essere più prudenti, è anche vero che la maggior parte degli utenti che scarica queste applicazioni lo fa per il preciso scopo di evitare le fastidiose multe e i controlli avendo la garanzia di essere avvisato per tempo.
Sia Google che Apple hanno tempo un mese per rispondere alla domanda posta dal senatore.
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